“Betlemme ha ufficialmente cancellato il Natale per la prima volta in decenni, a causa della guerra. La città dove è nato Gesù ha annunciato che le consuete decorazioni della città saranno tolte e che le celebrazioni abituali non si svolgeranno “in onore dei martiri e in solidarietà con il nostro popolo a Gaza”. La mossa shock significa che non ci sarà alcun albero di Natale, né luci decorative in Piazza della Mangiatoia, il luogo esatto in cui si dice sia nato Cristo.
Un portavoce della municipalità di Betlemme ha confermato che i normali piani per il Natale sono stati completamente stravolti quest’anno: “Il motivo è la situazione generale in Palestina; la gente non ha voglia di festeggiare, è triste, arrabbiata e sconvolta; la nostra gente a Gaza viene massacrata e uccisa a sangue freddo”
“Pertanto, non è affatto appropriato organizzare tali festeggiamenti mentre a Gaza avviene un massacro e in Cisgiordania si verificano attacchi. Betlemme dovrebbe inviare il proprio messaggio di cordoglio e lutto”.
La “messa e le preghiere” di Natale si terranno comunque, ma non ci saranno luci o decorazioni in tutta l’area”.
Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi